Consigli per la coltivazione della Salvia, in vaso, in giardino, su terrazzi o nel nostro orto domestico. In questa semplice guida, vedremo come piantare, crescere, seminare, nuove piante di salvia, per avere sempre a portata di mano tante foglie profumate per le nostre ricette.
Coltivare la salvia è molto semplice ed appagante. Questa antica erba aromatica è conosciuta soprattutto per essere un'ottimo condimento per la carne, le uova, i legumi, il pesce e tanti piatti della cucina mediterranea.
La salvia è una pianta legnosa, perenne, sempreverde e con diversi fusti, che si diramano fino a circa 2 metri e mezzo di altezza. Non male per una pianta aromatica!
L'arbusto ha radice a fittone molto robusta, e le sue foglie, morbide e aromatiche, sono di colore grigio-verde, ruvide e poroso, a forma di lancia, e finemente dentellate.
Nel periodo tardo primaverile-estivo, nella parte apicale degli steli, compaiono bellissimi fiori di color viola, tanto che la salvia può diventare anche un'ottima pianta ornamentale per bordure ed aiuole.
Le varietà di Salvia
Esistono diverse varietà di salvia e la scelta dipende anche dall'uso che vorremo farne. Diciamo che per cucinare, sono da preferire le varietà che non fioriscono.
La salvia da cucina per eccellenza è la Salvia officinalis ma esistono anche varietà utilizzate per i profumi (S. sclarea), per decorare il giardino e formare aiuole rigogliose (S. horminum, S. patents, S. splendens) o bordure (S.argentea, S. superba).
Parlando però della nostra amata salvia da cucina (S. officinalis) possiamo dire che in commercio ne esistono diverse varietà tra cui: A foglia larga, Alba, Icteriana, Prostrata.
Coltivare la salvia
La Salvia necessita di un terreno ricco e ben drenato, meglio se leggermente sabbioso.
La posizione ottimale in cui collocare le piantine di Salvia è in pieno sole, ma anche riparata dai venti freddi del periodo invernale. L'ideale è quindi scegliere zone di confine, vicino a cancelli e muri, purché le piante ricevano il sole durante quasi tutta la giornata.
La salvia si moltiplica per talea di legno tenero, prelevata all'inizio dell’estate o in tarda primavera oppure attraverso la semina.
All'inizio della primavera, interriamo i semi di Salvia, in file parallele in un contenitore di dimensioni adeguate ai nostri bisogni. Se abbiamo necessità di ottenere una quantità di piantine per uso domestico, è sufficiente una cassetta della frutta.
Posizioniamo il contenitore in una zona ombreggiata e a una temperatura di circa 18° C, mantenendo il terriccio umido finché i semi non saranno germogliati. Questo avviene dopo circa tre settimane. Cerchiamo di interrare una buona quantità di semi, molti infatti non riusciranno a germogliare.
Ricordiamoci di coprire bene il contenitore di semina con della plastica. Ottimi i sacchi neri della spazzatura. In questo modo garantiremo una temperatura e un grado di umidità costanti.
Controlliamo l'umidità del terreno ogni giorno od ogni due. Non appena vedremo i primi germogli spuntare dal terreno, rimuoviamo la plastica cerchiamo di dare alle piantine una sempre maggior dose di luce, man mano che si sviluppano.
Quando le piantine saranno di qualche centimetro, iniziamo a eliminare quelle che ci sembrano più deboli, in questo modo aiuteremo le piantine più sane a crescere meglio e più velocemente.
Quando le piantine avranno raggiunto un buon grado di crescita (10 - 15 cm) possiamo trapiantarle con attenzione dentro un altro vaso o in piena terra. Per il tipo di terreno vedi paragrafo precedente.
Preleviamo le talee in due periodi precisi: marzo-aprile o giugno-luglio da piante di almeno 2 anni.
Utilizziamo un coltello adeguatamente affilato e sterilizzato. E' fondamentale che lo strumento di taglio sia pulito perché potremmo infettare la pianta.
Una volta eseguito il taglio, eliminiamo le foglie più basse e immergiamo la parte tagliata in una sostanza apposita per lo sviluppo delle radici.
Prendiamo un vaso riempito con due parti di terriccio fertile e una di sabbia. Pratichiamo un buco per ogni talea e inseriamole delicatamente. Il vaso va poi coperto operto con della plastica e sistemato in un luogo ombreggiato a una temperatura che possa mantenersi costante sui 18°C.
Manteniamo umido il terriccio, controllandolo ogni giorno. Ai primi germogli, togliamo la plastica e aumentiamo la quantità di luce, mantenendo la temperatura sempre sui 18° C .
quando le talee ci sembrano più forti è il momento di trapiantarle in un vaso più grande o direttamente nel terreno del nostro orto - giardino.
Concimiamo ogni due settimane e solo in primavera ed estate, con del concime liquido da miscelare all'acqua di innaffiatura. innaffiatura.
Il concime deve essere ricco di azoto fosforo e potassio, ma anche di ferro, rame, molibdeno, manganese, zinco, boro. In commercio sarà facile trovare il concime adatto. In caso di dubbi rivolgersi al personale qualificato dei garden - center.
L'innaffiatura della salvia va fatta con moderazione, meglio una volta ogni 3 settimane. Ovviamente bisogna innaffiare in base alla situazione climatica. In ogni caso è fondamentale evitare che si formino pericolosi ristagni idrici, che possono addirittura far morire le nostre piante.
La regola semplicissima consiste nell'attendere che il terreno sia completamente asciutto prima di procedere con una nuova annaffiatura.
La salvia come tutte le piante in natura, può ammalarsi o subire attacchi da parte di animaletti non proprio simpatici. Vediamo di seguito quali sono le malattie più comuni e come porvi rimedio:
Alla fine dell'estate, dopo la fioritura, è consigliabile potare la pianta di Salvia per favorire lo sviluppo di nuovi rami e nuove foglie.
La raccolta delle foglie può avvenire tutto l'anno per uso domestico. Raccolte più consistenti è meglio effettuarle tra la primavera e l' autunno. Le foglie si puliscono con un panno, oppure lavate sotto il getto d'acqua fredda e asciugate con carta da cucina.
Per la conservazione delle foglie, possiamo tenerle in frigo anche una settimana, oppure essiccarle all'ombra, o anche congelarle come si fa con il basilico. L'importante è che le foglie siano ben asciutte prima di collocarle negli appositi contenitori ermetici.
Gli usi medicamentosi della Salvia sono molti e spesso di antiche origini. In molti casi si somministra la salvia dopo averla tenuta in infusione in acqua bollente.
La salvia si moltiplica per talea di legno tenero, prelevata all'inizio dell’estate o in tarda primavera oppure attraverso la semina.
Seminare la salvia
All'inizio della primavera, interriamo i semi di Salvia, in file parallele in un contenitore di dimensioni adeguate ai nostri bisogni. Se abbiamo necessità di ottenere una quantità di piantine per uso domestico, è sufficiente una cassetta della frutta.
Posizioniamo il contenitore in una zona ombreggiata e a una temperatura di circa 18° C, mantenendo il terriccio umido finché i semi non saranno germogliati. Questo avviene dopo circa tre settimane. Cerchiamo di interrare una buona quantità di semi, molti infatti non riusciranno a germogliare.
Ricordiamoci di coprire bene il contenitore di semina con della plastica. Ottimi i sacchi neri della spazzatura. In questo modo garantiremo una temperatura e un grado di umidità costanti.
Controlliamo l'umidità del terreno ogni giorno od ogni due. Non appena vedremo i primi germogli spuntare dal terreno, rimuoviamo la plastica cerchiamo di dare alle piantine una sempre maggior dose di luce, man mano che si sviluppano.
Quando le piantine saranno di qualche centimetro, iniziamo a eliminare quelle che ci sembrano più deboli, in questo modo aiuteremo le piantine più sane a crescere meglio e più velocemente.
Quando le piantine avranno raggiunto un buon grado di crescita (10 - 15 cm) possiamo trapiantarle con attenzione dentro un altro vaso o in piena terra. Per il tipo di terreno vedi paragrafo precedente.
Moltiplicazione per talea
Preleviamo le talee in due periodi precisi: marzo-aprile o giugno-luglio da piante di almeno 2 anni.
Utilizziamo un coltello adeguatamente affilato e sterilizzato. E' fondamentale che lo strumento di taglio sia pulito perché potremmo infettare la pianta.
Una volta eseguito il taglio, eliminiamo le foglie più basse e immergiamo la parte tagliata in una sostanza apposita per lo sviluppo delle radici.
Prendiamo un vaso riempito con due parti di terriccio fertile e una di sabbia. Pratichiamo un buco per ogni talea e inseriamole delicatamente. Il vaso va poi coperto operto con della plastica e sistemato in un luogo ombreggiato a una temperatura che possa mantenersi costante sui 18°C.
Manteniamo umido il terriccio, controllandolo ogni giorno. Ai primi germogli, togliamo la plastica e aumentiamo la quantità di luce, mantenendo la temperatura sempre sui 18° C .
quando le talee ci sembrano più forti è il momento di trapiantarle in un vaso più grande o direttamente nel terreno del nostro orto - giardino.
Consigli per crescere piante sane e rigogliose
- Tagliare le punte dei germogli per incoraggiare la crescita cespugliosa e mantenere compatta la pianta.
- Potare i rami di salvia frequentemente per i migliori risultati.
- Ogni 4-5 anni, sarebbe buona norma rinnovare le piante di salvia.
- Rimuovere eventuali steli morti e foglie.
- Innaffiamo con moderazione.
Concimare ed irrigare la Salvia
Concimiamo ogni due settimane e solo in primavera ed estate, con del concime liquido da miscelare all'acqua di innaffiatura. innaffiatura.
Il concime deve essere ricco di azoto fosforo e potassio, ma anche di ferro, rame, molibdeno, manganese, zinco, boro. In commercio sarà facile trovare il concime adatto. In caso di dubbi rivolgersi al personale qualificato dei garden - center.
L'innaffiatura della salvia va fatta con moderazione, meglio una volta ogni 3 settimane. Ovviamente bisogna innaffiare in base alla situazione climatica. In ogni caso è fondamentale evitare che si formino pericolosi ristagni idrici, che possono addirittura far morire le nostre piante.
La regola semplicissima consiste nell'attendere che il terreno sia completamente asciutto prima di procedere con una nuova annaffiatura.
Infestazioni e Malattie
La salvia come tutte le piante in natura, può ammalarsi o subire attacchi da parte di animaletti non proprio simpatici. Vediamo di seguito quali sono le malattie più comuni e come porvi rimedio:
- Muffa bianca sulle foglie: La nostra pianta di Salvia è stata colpita dal mal bianco, una malattia causata da un funghetto di nome Erysiphe. Non c'è da preoccuparsi, non è una malattia grave ma dobbiamo impegnarci a rimuovere tutte le parti della pianta colpite.
- Piccole macchie nere sulle foglie: Può trattarsi di Peronospora, un altro fungo poco gradito, che a differenza del precedente, è molto più cattivello e pericoloso. In questo caso i sintomi della malattia si manifestano con l’arricciamento, il rinsecchimento e infine la caduta delle povere foglioline di salvia. Per debellare il fungo è necessario utilizzare prodotti specifici a base di rame.
- Il marciume delle radici: Ancora un fungo è causa di questa malattia, il Pythium e il Rhizoctonia, che trovano terreno fertile di crescita laddove c’è molta umidità. L’unica soluzione è preventiva, ovvero, non eccedere nelle innaffiature ed evitare come abbiamo già detto, i micidiali ristagni d'acqua.
- Attacco da Nematodi: I sintomi in questo caso sono: Ingiallimento e lesioni delle foglie e successivamente la loro caduta. Anche in questo caso è fondamentale evitare l'eccessiva innaffiatura e soprattutto non bagnare le foglie di Salvia. Se la situazione è grave, rimuovere completamente le foglie colpite.
- Il ragnetto rosso: questo minuscolo animaletto dal nome grazioso è però un pericoloso nemico della salvia. Causa l’arrotolamento delle foglie e sviluppa delle fitte ragnatele nella parte inferiore delle foglioline di salvia. Il ragnetto rosso ha bisogno di un ambiente molto secco per riprodursi, è quindi importante per debellarlo, aumentare il grado di umidità
- Afidi e pidocchi: In questo caso è sufficiente somministrare un adeguato antiparassitario.
Potatura e raccolta della Salvia
Alla fine dell'estate, dopo la fioritura, è consigliabile potare la pianta di Salvia per favorire lo sviluppo di nuovi rami e nuove foglie.
La raccolta delle foglie può avvenire tutto l'anno per uso domestico. Raccolte più consistenti è meglio effettuarle tra la primavera e l' autunno. Le foglie si puliscono con un panno, oppure lavate sotto il getto d'acqua fredda e asciugate con carta da cucina.
Per la conservazione delle foglie, possiamo tenerle in frigo anche una settimana, oppure essiccarle all'ombra, o anche congelarle come si fa con il basilico. L'importante è che le foglie siano ben asciutte prima di collocarle negli appositi contenitori ermetici.
Proprietà curative della salvia
Gli usi medicamentosi della Salvia sono molti e spesso di antiche origini. In molti casi si somministra la salvia dopo averla tenuta in infusione in acqua bollente.
Sembra che infusi di salvia possano trattare l'ansia, la depressione e disturbi del fegato.
I preparati omeopatici a base di Salvia, utilizzano le foglie come rimedio per i sintomi della menopausa e della cattiva circolazione.
Le foglie sono antisettiche e possono essere utilizzate in gargarismi per laringite e tonsillite, per rinfrescare la bocca e per la pulizia dei denti.
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