Consigli e idee su come coltivare i porri nel nostro orto domestico o in vaso, seguendo poche e semplici linee guida. Vedremo come seminare, trapiantare e crescere questo splendido ortaggio, quando raccoglierlo e come conservarlo al meglio.
I porri si coltivano facilmente in qualsiasi momento dell'anno. Questo tipo di pianta infatti sopporta bene il gelo, anche se la temperatura ideale del terreno si aggira intorno ai 24 ° C. La pianta del porro è annuale e appartiene alla stessa famiglia delle cipolle. Con uno stelo bianco e fogliame verde scuro, il porro ha una crescita piuttosto lenta, ma i vantaggi nel coltivarlo in casa sono tanti, a cominciare da quello economico!
IL TERRENO IDEALE E I VASI
Il porro necessita di un terreno leggero e ben concimato, con livelli adeguati di azoto, fosforo e potassio e un pH leggermente acido (6 -6.8 di pH). Il sistema migliore per ottenere un terreno ideale è quello di mescolare in parti uguali la terra originale del proprio orto, sabbia, terriccio universale e letame ben decomposto e maturo.
Per i vasi le dimensioni sono importanti, soprattutto per quanto riguarda l'altezza che dovrebbe essere di almeno 30 cm. Il diametro dovrebbe partire dai 20 cm e aumentare in base al numero di piante che vogliamo trapiantare nello stesso contenitore, tenendo conto che dovremo mantenere almeno 15 cm di distanza tra una pianta e l'altra.
CONTENITORI PER PICCOLI ORTI
SEMINARE I PORRI
I porri possono essere seminati in qualsiasi periodo dell'anno tenendo però in conto che dal momento della semina a quello della raccolta trascorreranno dai 5 ai 6 mesi. Decisamente un bel tempo d'attesa ma alla fine ne sarà valsa la pena!
Se decidiamo di seminare nei mesi di gennaio, febbraio, o marzo (a meno che non abitiamo in una zona a clima mite) dovremo seminare in un semenzaio protetto.
Il seme germoglierà solo se la temperatura del terreno non scende al di sotto dei 12 ° C.
Il seme germoglierà solo se la temperatura del terreno non scende al di sotto dei 12 ° C.
I semi vanno interrati ad una profondità di 1 cm e mezzo sia che si semini in semenzaio, in vaso o in piena terra. A seconda della temperatura del terreno il semino del porro impiegherà dai 10 ai 15 giorni per emettere il piccolo germoglio.
Se seminiamo in piena terra perché la stagione lo consente, ricordiamoci dopo un mese e mezzo dalla semina di eseguire il diradamento delle piantine in modo da non averle troppo vicine l'una con l'altra. Per le distanze da tenere tra le piante, anche per la coltivazione in vaso, vedi quelle del trapianto.
IL TRAPIANTO
Il passaggio delle piantine in piena terra o in vaso va effettuato in un orario fresco della giornata o quando è nuvoloso, trascorse almeno 9 settimane dalla semina, e comunque quando le piantine avranno raggiunto un'altezza di circa 15 cm e un diametro di 7 -8 cm.
Per prima cosa prepariamo i solchi che dovranno contenere le nostre piantine: Dovranno essere profondi circa 15 cm nei e distanziati l'uno dall'altro di circa 15 cm.
La distanza da tenere tra le fila invece sarà di 25 - 30 cm. Mettiamo sul fondo del solco un po' di concime maturo.
Adagiamo la piantina sul fondo controllando che siano bene a contatto e che la sommità della pianta sia allo stesso livello del terreno.
A questo punto facciamo ricadere dentro la buca un po' della terra che abbiamo raccolto intorno scavando il solco, tenendo la piantina in posizione eretta e coprendo bene le radici e qualche centimetro del fusto.
La distanza da tenere tra le fila invece sarà di 25 - 30 cm. Mettiamo sul fondo del solco un po' di concime maturo.
Adagiamo la piantina sul fondo controllando che siano bene a contatto e che la sommità della pianta sia allo stesso livello del terreno.
A questo punto facciamo ricadere dentro la buca un po' della terra che abbiamo raccolto intorno scavando il solco, tenendo la piantina in posizione eretta e coprendo bene le radici e qualche centimetro del fusto.
Per i primi giorni innaffiamo abbondantemente le nostre piantine ma senza formare ristagni. Se il sole dovesse essere già molto caldo, conviene proteggere le piantine nelle ore più assolate con un telo scuro che possa garantire una buona ombreggiatura.
Trascorso un mese circa dal trapianto possiamo provvedere a rincalzare il terreno intorno ai solchi in modo da livellarli del tutto. Un mese prima di raccogliere invece possiamo rincalzare ancora di qualche centimetro per favorire l'imbianchimento del gambo. questo rincalzo va eseguito soltanto con terreno asciutto per evitare che l'umidità faccia marcire la pianta.
INNAFFIATURA, CONCIMAZIONE E CURE
Le piante di porro non hanno bisogno di molta acqua, basta che il terreno non diventi secco. Nei periodi di siccità conviene annaffiare quotidianamente, in orari freschi come il mattino presto o meglio ancora dopo il tramonto.
Il porro necessità come già detto di un terreno ricco e ben concimato.
Se il nostro terreno di coltivazione è già fertile di suo, la concimazione fatta in fase di trapianto sarà sufficiente per tutto il corso vitale del porro.
Se invece siamo in presenza di un suolo povero, possiamo concimare ulteriormente ma senza esagerare, soprattutto dopo l'estate, dal momento che troppo nutrimento potrebbe diminuire la capacità del porro di resistere al gelo.
Per la coltivazione in vaso la concimazione è la stessa mentre è necessario stare più attenti a non dare troppa acqua per evitare marciumi ed eliminare i depositi di acqua nel sottovaso.
Quando le temperature scendono possiamo mantenere il terreno al caldo coprendolo con della paglia e riparare le piante nei vasi con tessuto non tessuto.
CONSOCIAZIONI
Ecco quali sono le specie vegetali che si prestano ad essere coltivate accanto ai porri:
Le carote al primo posto, seguite a pari merito dall'aglio, il sedano, le cipolle, i pomodori, le lattughe, i cavoli. Da evitare invece la consociazione con piselli, fagioli e rape.
COME RACCOGLIERE E CONSERVARE I PORRI
I porri si conservano in frigorifero per brevi periodi, e comunque, una volta raccolti andrebbero consumati nel giro di una o sue settimane al massimo se ben conservati. Ecco perché è buona norma toglierli dal terreno solo quando ne abbiamo veramente bisogno. In terra si conserveranno molto meglio, è questo il bello di coltivare le proprie verdure. Ad ogni modo, una volta raccolti, laviamoli e asciughiamoli, prima di riporli in frigo.
I porri possono anche essere congelati. Per maggiori dettagli vai alla guida al congelamento delle verdure.
I porri puliti e tritati possono essere confezionati in porzioni di piccole dimensioni, come vasetti dello yogurt o in cubetti di ghiaccio e congelati. Ogni cubo equivale a circa 1 cucchiaio.
IL GUSTO DOLCE DEL PORRO
Il sapore delicato del porro si accompagna perfettamente con quello delle patate, patate dolci, e altri tuberi dal sapore altrettanto leggero.
Il Porro è inoltre l' ingrediente principale della famosa Vichyssoise, una zuppa estiva da consumare fredda, a base di porri e patate ridotti in crema.
In generale i porri hanno un uso in cucina molto simile a quello delle cipolle ma sono più dolci e sicuramente molto più delicati.
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