Risparmiare e consumare meno. In tempi di crisi, ecco tornare alla ribalta
consigli di risparmio domestico come questo: “Fatevi in casa, le cose che potete farvi da soli”.
Per molti il fare da sé è una vera e propria
filosofia di vita, crisi o non crisi. Personalmente ho provato ad auto-produrmi tante cose, ma alla fine mi stancavo. Questo non è successo con lo yogurt fatto con la yogurtiera e con il pane nella mdp.
Se fare una
cosa richiede pochi passaggi, poco tempo, e riesco a renderla una
routine che non mi pesa, allora posso portarla avanti per anni.
Fare lo yogurt con la yogurtiera oppure il pane con la mdp (macchina del pane):
Queste attività nel tempo sono diventate addirittura una piacevole routine.
AGGIORNAMENTO 2013: Parlando della macchina del pane, ho appena scoperto che posso produrmi anche la marmellata, a costi bassissimi e senza la noia di stare ai fornelli a mescolare per più di un'ora. Fantastico! :)
AGGIORNAMENTO 2013: Parlando della macchina del pane, ho appena scoperto che posso produrmi anche la marmellata, a costi bassissimi e senza la noia di stare ai fornelli a mescolare per più di un'ora. Fantastico! :)
Soldi. La soddisfazione di
rendersi conto che quello che ho prodotto, a doverlo comprare,
costerebbe due o tre volte tanto, è sicuramente uno stimolo in più a perseverare con entusiasmo. Per
tutto il resto c'è... ecco, appunto. Per tutto il resto siamo
disposti a spendere bei soldini e magari a sorvolare sulla qualità. Perché?
Tempo. Non ne abbiamo più, e non c'è più la cultura delle nonne e della casa come centro di produzione.
E certo, le donne oggi lavorano fuori
casa e devono fare trecentosessanta-mila-cose-al-secondo. Ma questo è un
altro argomento.
Torniamo alla cucina e pensiamo, per esempio, alla pasta l'alimento italiano per eccellenza. Quante famiglie si fanno
la pasta in casa? Se ci siete fatevi sentire.
Sarebbe bello potersi dedicare a tante cose casalinghe che di certo darebbero grandi soddisfazioni a noi, al nostro portafogli e alla nostra salute. Bisogna trovare il compromesso e ritagliarsi degli spazi da dedicare a qualcosa che potrebbe migliorare la qualità della nostra vita.
Io l'ho fatta svariate volte, mia
mamma l'ha fatta su richiesta perché odia farla, e anche mio padre e mio fratello ci si sono messi. E' buona, tanto
buona. Però richiede tempo, spazio, pazienza e perseveranza, e anche
una certa manualità. Ma soprattutto tempo. E se anche la pigrizia ci mette lo
zampino diventa facile prendere il cartone di pasta confezionata
dall'armadietto della dispensa e metter su uno spaghettino in pochi minuti.
Per il momento ho trovato due amiche in cucina: la yogurtiera e la macchina del pane, delle quali non posso più fare a meno. E chissà che presto non ne arrivino di nuove.
Termino questo articolo-opinione, lasciandovi con un'immagine, forse poco pertinente o forse sì, chi lo sa. Se siete donne o uomini cyber-romantici come me, penso che la troverete adorabile. E guardate la bilancia!
In una cucina così, un po' vecchia, forse coi tarli e l'odore di antico, io ci vivrei bene, a patto di avere il mio portatile, la mia yogurtiera e la macchina del pane. E se il tempo lo concede, e in occasioni speciali, il pane lo farei nel forno a legna. Immagino che questa casa dovrà pur averne uno da qualche parte. Forse proprio sotto il portico in legno, di fronte al giardino all'inglese, rigoglioso e quasi selvaggio.
Sognando a occhi aperti vi auguro una serena settimana.
Silvia Green
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