Ma è davvero sufficiente il volere una bolletta più leggera, per cominciare a impegnarsi a consumare di meno?
Senza dubbio, la spinta economica è notevole, forse oggi predominante, soprattutto in questo particolare momento di grande crisi economica e del lavoro; ma a mio avviso non basta.
Abbiamo bisogno di un cambio di atteggiamento di tipo psicologico, che io chiamo: Il sentimento Green.
Un sentimento è il frutto di un'emozione, positiva o negativa, che una volta elaborata dal cervello, diventa parte di noi. In poche parole il sentimento è un'emozione radicata.
Per me che scrivo, l'emozione è come la bozza di un articolo, se non lo salvo lo perdo, se lo salvo lo avrò per sempre. Ma perché lo salvo e lo pubblico? Perché il cervello mi conferma la bontà di quanto ho scritto mentre ero in fase creativa e tutta concentrata sulle mie sensazioni. La ragione conferma e approva.
Facciamo ora un esempio in negativo: La paura.
La paura è un sentimento che se non ha ragione di esistere diventa una condizione patologica. La paura nasce quasi sempre da uno spavento, il quale è invece un'emozione, di ora, di questo preciso momento. Se gli eventi spaventosi si ripetono, la paura diventa parte di noi. Non diciamo infatti "ho spavento" ma piuttosto "ho paura". A volte avere paura è un bene, ci tiene in allerta. Qualche volta però accade che il cervello si sbagli e approvi la paura senza che vi sia necessità, radicandola in noi e penalizzando così la qualità della nostra vita.
La paura è un sentimento che se non ha ragione di esistere diventa una condizione patologica. La paura nasce quasi sempre da uno spavento, il quale è invece un'emozione, di ora, di questo preciso momento. Se gli eventi spaventosi si ripetono, la paura diventa parte di noi. Non diciamo infatti "ho spavento" ma piuttosto "ho paura". A volte avere paura è un bene, ci tiene in allerta. Qualche volta però accade che il cervello si sbagli e approvi la paura senza che vi sia necessità, radicandola in noi e penalizzando così la qualità della nostra vita.
Anche l'amore è un sentimento. Quello verso il partner ad esempio, non è che il risultato di tante emozioni provate nella prima fase dell'innamoramento.
Ma non c'è solo il cuore e l'istinto che giocano la partita, altrimenti tutte queste splendide emozioni svanirebbero nel momento stesso in cui la causa, quindi il partner, non si trovasse più in nostra presenza. Certo, succede, altrimenti le storie sarebbero tutte a lieto fine.
Ma non c'è solo il cuore e l'istinto che giocano la partita, altrimenti tutte queste splendide emozioni svanirebbero nel momento stesso in cui la causa, quindi il partner, non si trovasse più in nostra presenza. Certo, succede, altrimenti le storie sarebbero tutte a lieto fine.
Quando però nel gioco subentra la ragione, tutto il materiale emozionale provato fino a quel momento viene elaborato e approvato razionalmente, facendo nascere così quel sentimento forte e consapevole, che ci fa dire: "mi impegno per la vita".
Il sentimento green.
E veniamo adesso al tema principale di questo articolo: il sentimento green. Come ogni sentimento anche lui nasce da un emozione, spesso in tenera età: può essere la meraviglia provata di fronte una scena naturale particolarmente affascinante; può essere la rabbia, o un senso di ribellione nei confronti della stupidita' umana che scempia e distrugge una foresta, o magari, per i più pragmatici, un senso di sgomento nel leggere i numeri della bolletta.
E veniamo adesso al tema principale di questo articolo: il sentimento green. Come ogni sentimento anche lui nasce da un emozione, spesso in tenera età: può essere la meraviglia provata di fronte una scena naturale particolarmente affascinante; può essere la rabbia, o un senso di ribellione nei confronti della stupidita' umana che scempia e distrugge una foresta, o magari, per i più pragmatici, un senso di sgomento nel leggere i numeri della bolletta.
Se queste emozioni si ripetono e si riescono a radicare ben bene dentro il nostro io, ecco che avremo costruito, quello che io chiamo, il sentimento Green.
La motivazione economica sarà sì ancora presente, e noi continueremo a pensare a come è bello risparmiare i nostri soldi riducendo i consumi e gli sprechi. Ma il nostro concetto di risparmio sarà diventato molto più ampio, diventerà un vero e proprio Modus Operandi.
La motivazione economica sarà sì ancora presente, e noi continueremo a pensare a come è bello risparmiare i nostri soldi riducendo i consumi e gli sprechi. Ma il nostro concetto di risparmio sarà diventato molto più ampio, diventerà un vero e proprio Modus Operandi.
Continueremo ad ammirare paesaggi ed a commuoverci come prima, ma oltre alla bellezza, sentiremo dentro di noi la volontà di fare di più e difendere quel patrimonio immenso e insostituibile.
Quando il nostro cervello sarà passato al lato verde (non il lato oscuro mi raccomando), ci scopriremo a considerare e a comportarci di conseguenza durante tutto il corso della nostra giornata e della nostra vita futura. Per esempio, faremo andare lo sciacquone utilizzando, dove possibile, il bottone per ridurre la quantità d'acqua emessa; selezioneremo i rifiuti in modo automatico; neppure sotto tortura getteremo una cartaccia per strada; ricicleremo e riutilizzeremo gli scarti; ci porteremo dietro le buste ecologiche per la spesa; cercheremo prodotti alimentari a chilometro zero e leggeremo sempre, con occhio critico, le specifiche tecniche sui consumi dei prodotti elettrici e la loro classe energetica.
Sapremo di avere un sentimento davvero green quando ci scopriremo a valutare le nostre scelte non più soltanto in base al risparmio economico, ma nel rispetto di quel principio, tanto caro, e talvolta abusato, della sostenibilità ambientale.
E questo è il mio pensiero di oggi. Se non lo condividi, se vuoi raccontare il tuo punto di vista, riguardo al sentimento green o ai sentimenti in generale, sarò felice di leggerti e confrontarmi con te. Grazie!
Silvia
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