Ieri finalmente ho fatto il mio primo pane con la mdp SEVERIN 3990, dopo aver sperimentato questa utile macchina nella produzione di una torta variegata.
AGGIORNAMENTO: A distanza di quasi un anno dalla stesura di questo articolo, ne ho scritto uno decisamente più preciso sull'argomento poolish con la macchina del pane.
Al mio poolish di 11 ore ho aggiunto 200 g di farina 00, un cucchiaino colmo di sale, due cucchiaini di olio extra vergine di oliva, e due cucchiaini rasi di zucchero.
Tutto questo è spiegato meglio e con foto nel post sul pane casereccio con i semi di sesamo dove ho variato leggermente le dosi e i tipi di farina per un risultato ancora migliore.
Ho fatto partire il programma standard da 3 ore, con crosta scura per pane da 900 g.
Potevo benissimo selezionare la pezzatura da 750 g ma avrei avuto un tempo di cottura inferiore di 5 minuti, proprio quei minuti che invece mi servono per eseguire il ribaltamento come leggerete più avanti.
Il programma standard per la Severin inizia con 10 min di impasto; seguono 20 min di lievitazione, una seconda fase di impasto della durata di 15 min, una seconda lievitazione di 20 min, 30 secondi di mescolatura, una terza fase di lievitazione di 4 min e 30 sec e una quarta ed ultima lievitazione di 40 min.
Alla fine del processo comincia la cottura che ha una durata di 65 minuti.
Dopo 30 minuti di cottura ho eseguito l'infilzatura con ribaltamento utilizzando due ferri incrociati a x. La prossima volta proverò con un unico ferro in diagonale.
Sul mio album fotografico di Flickr trovate ulteriori foto e spiegazioni.
Vi consiglio di fare delle prove di posizionamento dei ferri prima di preparare il pane, a cestello freddo perché quando poi lo farete davvero vi accorgerete che non è così semplice. Io ho utilizzato un ferro da calza spezzato in due.
Una volta ribaltato, cuocete il pane fino alla fine del programma, ed eventualmente, per ulteriori 5 min se vi piace la crosta più scura. Io la prossima volta provo perché mi è uscita una mollica leggermente umida.
Il risultato è stato comunque grandioso. La crosta era quella di una vera pagnotta rustica, niente a che vedere con il pan carré che molti associano alla macchina del pane non appena la si nomina.
CONSERVARE IL PANE:
Avendo ottenuto una pagnotta da 720 g, ho calcolato che ne avrei avanzato metà. Essendo leggermente umido dentro, ho constatato che può essere riposto in freezer e scongelato a temperatura ambiente quando si desidera consumarlo. Io ne ho congelato metà tagliato a fette non appena si è raffreddato. Scongelato un'ora prima di pranzo del giorno seguente, devo dire che sono rimasta piacevolmente sorpresa nel trovare il mio pane inalterato, la crosta ancora croccante e il profumo forse addirittura meglio!
Se hai dubbi o domande su questa ricetta scrivimi o lascia un commento qui sotto.
Ti consiglio inoltre di visitare la sezione dedicata appositamente alla macchina del pane; la trovi nella barra sotto il titolo del blog.
Buon pane!
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